31/08/2024
MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA” CHE PROMUOVE IL JUDO TEAM LA FENICE ASD
Premessa
Il presente documento rappresenta il “Modello Organizzativo e di Controllo dell’Attività Sportiva” che il JUDO TEAM LA FENICE ASD vuole integrarsi alla vigente normativa sulle politiche di Safeguarding, per la stesura di un Modello di Tutela dei Minori e per la Prevenzione delle Molestie, della Violenza di Genere e di ogni altra Condizione di Discriminazione, nel pieno rispetto delle Linee Guida Federali e quelle degli EPS aderenti, volte a favorire il pieno sviluppo fisico, emotivo, intellettuale e sociale dell’Atleta, attraverso la sua effettiva partecipazione all’attività sportiva, nonché la piena consapevolezza che tutti gli Associati e Tesserati e Tesserate siano consapevoli dei propri diritti, doveri, obblighi, responsabilità e tutele, secondo le indicazioni all’uopo fornite e alle raccomandazioni del Responsabile Federale delle politiche del Safaguarding.
Il presente Modello, fatto salvo all’eventuale osservanza di aggiornamenti ed adeguamenti delle modifiche e integrazioni che dovessero pervenire da parte degli Organismi Sportivi e dalla F.S.N. ed E.P.S. che si aderisce, avrà una cadenza quadriennale.
Art. 1 – Finalità
1. Il presente documento regolamenta e disciplina gli strumenti per la prevenzione e il contrasto di ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere o discriminazione per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale ovvero per le ragioni di cui al D.lgs. n.198/2006 attuati in danno degli associati, specie se minori d’età, nell’ambito del JUDO TEAM LA FENICE ASD e di seguito per brevità citata “Associazione Sportiva”.
2.Le norme e le previsioni contenute nel presente regolamento richiamano e sono conformi alle Linee Guida adottate dalla F.S.N. e quelle degli E.P.S. che l’Associazione Sportiva aderisce ed attualmente in vigore e costituiscono l’insieme delle regole di condotta a cui tutti gli appartenenti del JUDO TEAM LA FENICE ASD sono tenuti ad uniformarsi al fine di:
a) promuovere il diritto di tutti gli associati ad essere tutelati
da ogni forma di abuso, violenza o discriminazione di genere;
b) promuovere una cultura e un ambiente inclusivo che
assicurino la dignità e il rispetto dei diritti di tutti gli
associati, specie se minori, garantiscano l’uguaglianza e
l’equità, nonché valorizzino le diversità come ad esempio:
▪
saranno imposte regole di condotta ai Tecnici volte ad assicurare a ciascun atleta di poter essere adeguatamente seguito nello svolgimento dell’attività sportiva;
▪
prevedere la presenza di un numero adeguato di Tecnici in relazione alla composizione di ciascun gruppo di atleti nelle singole sedi operative.
▪
sarà rimarcato ai Tecnici, agli Atleti e ai Dirigenti di utilizzare un linguaggio non discriminatorio in ambito dello svolgimento della pratica sportiva.
3. rendere consapevoli gli associati in ordine ai propri diritti, doveri, obblighi e responsabilità durante il loro esercizio/pratica sportiva.
Via Cavour, 17 – 20861 Brugherio
c.f. 94651660154 P.Iva 13482470963
4.saranno individuate ed attuate adeguate misure, procedure e politiche di Safeguarding, anche in conformità alle raccomandazioni del Safeguarding Officer istituito dalla FSN e quello operativo degli EPS aderenti, volte a ridurre i rischi di condotte lesive dei diritti, specie nei confronti degli associati minori;
5. predisporre una gestione tempestiva, efficace e riservata delle segnalazioni di fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e tutela dei segnalanti ed in particolare per:
a) informare gli associati, anche minori, sulle misure e
procedure di prevenzione e contrasto ai fenomeni di abuso, di
violenza e discriminazione e, in particolar modo, sulle
procedure per la segnalazione degli stessi all’interno
dell’Associazione Sportiva;
b)
incentivare la partecipazione dei componenti del sodalizio
nominati alla tutela dei minori, alle iniziative organizzate dalla
FSN/ EPS nell’ambito delle politiche di Safeguarding;
c)
garantire il coinvolgimento di tutti coloro che partecipano con qualsiasi funzione o titolo all’attività sportiva nell’attuazione delle misure, procedure e politiche di Safeguarding del JUDO TEAM LA FENICE ASD.
Art. 2 – Ambito di applicazione
1. I soggetti tenuti al rispetto del presente documento sono:
a)
tutti i tesserati del JUDO TEAM LA FENICE ASD,
b) tutti coloro che intrattengono rapporti di lavoro o
volontariato con lo stesso JUDO TEAM LA FENICE ASD;
c) tutti coloro che, a qualsiasi titolo, intrattengono rapporti con
la stessa.
Art. 3 – Norme di condotta
1.
È compito del JUDO TEAM LA FENICE ASD strutturarsi in modo tale da dare attuazione alle finalità indicate all’art. 1, uniformando i propri comportamenti alle norme di condotta di seguito indicate:
▪
assicurare un ambiente ispirato a principi di uguaglianza e di
tutela della libertà, della dignità e dell’inviolabilità della
persona ed in particolare attenendosi al rispetto delle
seguenti indicazioni:
a)
sì predisporranno turni di allenamento e la partecipazione alle gare ed eventi sportivi, evitando discriminazioni tra gli atleti in base al sesso, all’etnia, all’appartenenza culturale;
b)
si cercherà di prevedere, in presenza di minori appartenenti a categorie svantaggiate, la loro equa suddivisione in squadre o gruppi di allenamento in modo da facilitare l’integrazione e la preparazione sportiva.
2. riservare ad ogni Tesserato attenzione, impegno e rispetto, senza distinzioni di età, etnia, condizione sociale, opinione politica, convinzione religiosa, di genere, orientamento sessuale, disabilità e altro.
3. si svolgerà l’attività sportiva nel rispetto dello sviluppo fisico, sportivo ed emotivo dell’allievo/a, tenendo in considerazione anche interessi e bisogni dello stesso associato come:
▪
dare ascolto ai minori al fine di comprendere quali sono le loro ambizioni e i loro desideri in ambito sportivo;
▪
programmare per ciascun atleta l’attività sportiva o la partecipazione ai vari campionati in modo da tener conto delle capacità individuali e delle aspirazioni di ciascuno.
4. prestare la dovuta attenzione ad eventuali situazioni di disagio anche derivante da disturbi dell’alimentazione alimentare, percepiti o conosciute anche indirettamente, con particolare attenzione a circostanze che riguardino i minori e procedendo come segue:
▪
alla necessità affiancare ai Tecnici sociali delle figure professionali specializzate e/o prevedere durante gli allenamenti la presenza di figure ulteriori di sostegno al Tecnico che possano aiutare e monitorare il comportamento degli atleti;
▪
in caso di necessità, prevedere percorsi volti a favorire l’educazione alimentare individuando tra i Dirigenti Sociali una figura di riferimento che, in relazione all’età degli atleti, possa dialogare con loro al fine di scorgere segni di malessere.
5. provvedere a segnalare, senza indugio, ogni circostanza di interesse agli esercenti la responsabilità genitoriale o tutoria ovvero ai soggetti preposti alla vigilanza attraverso azioni che conducono a:
▪
individuare all’interno del JUDO TEAM LA FENICE ASD il soggetto che deve provvedere alla segnalazione del disagio ai responsabili genitoriali;
▪
evidenziare quali sono le situazioni di interesse di natura sportiva o extra sportiva dell’atleta minore, prevedendo la segnalazione agli stessi genitori delle assenze alle gare o allenamenti compiuti dai minori.
6. confrontarsi con il Responsabile delle Politiche di Safeguarding nominato dal JUDO TEAM LA FENICE ASD, ove si abbia il sospetto circa il compimento di condotte rilevanti ai sensi del presente documento.
7. attuare idonee iniziative volte al contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione adottando all’interno del sodalizio i seguenti comportamenti:
▪
gli Atleti, Tecnici e Dirigenti dovranno attenersi all’uso di un linguaggio appropriato e comunque evitando l’uso di espressioni discriminatorie, sessiste, o di matrice razzista;
▪
i Tecnici e i Dirigenti sociali si impegneranno ad instaurare tra loro i migliori rapporti professionali evitando situazioni di imbarazzo nel confronto degli atleti;
▪
i Tecnici in caso di necessità di accedere nei locali e spogliatoi assegnati agli Atleti/e minori, dovranno adottare ogni misura atta al rispetto e al contegno morale;
▪
gli atleti/e sono tenuti invece al rispetto delle regole di condotta durante l’uso degli
spogliatoi per il cambio indumenti, volte a contrastare esibizioni
ed espressioni fuori luogo. In particolare, sarà richiesto agli atleti/e il rispetto delle regole di condotta da adottare negli spogliatoi volte a contrastare fenomeni di bullismo o cyberbullismo;
8. prevenire, durante gli allenamenti e in gara, tutti i comportamenti e le condotte sopra descritti con azioni di sensibilizzazione e controllo quali:
▪
promuovere riunioni periodiche che coinvolgano i genitori, i Tecnici e i Dirigenti per illustrare le politiche adottate all’interno del sodalizio per la salvaguardia dei minori, evidenziando le azioni che si intendono intraprendere le eventuali criticità che potrebbero essere emerse nel corso della stagione sportiva;
▪
le procedure che saranno adottate durante le trasferte degli Atleti/e mediante individuazioni di soluzioni logistiche volte ad evitare che i Dirigenti e gli Allenatori pernottano in camera con gli atleti;
▪
le modalità adottate in occasione dell’accompagnamento degli atleti/e dalla loro residenza – alla sede dell’evento, che qualora siano impegnati Atleti e Atlete ci si impegnerà a garantire sempre la presenza di almeno due Dirigenti / Accompagnatori al seguito;
▪
sarà stabilito che in presenza di Atleti minori coinvolti fuori sede a cui viene fornito per necessità l’alloggio, sarà vietato l’accesso ai Tecnici o Dirigenti accompagnatori nelle stanze assegnate agli Atleti/e, se non per finalità di controllo. Tale controllo, se compatibile, sarà svolto alla presenza di almeno due persone dello stesso sesso rispetto agli atleti presenti all’interno dell’appartamento / stanza assegnata.
9. spiegare in modo chiaro a coloro che assistono allo svolgimento di allenamenti, gare o manifestazioni sportive, di astenersi da apprezzamenti, commenti e valutazioni che non siano strettamente inerenti alla prestazione sportiva in quanto potrebbero essere lesivi della dignità, del decoro e della sensibilità della persona. Coloro che durante le gare tengano un comportamento non adeguato, potranno incorrere in provvedimenti sanzionatori stabiliti dall’Associazione Sportiva Bergamasca in base alla gravità del comportamento.
10. si cercherà di favorire la rappresentanza paritaria di genere, nel rispetto della normativa applicabile ed in uso nei vari settori.
11. rendere consapevoli gli associati in ordine ai propri diritti, doveri, obblighi e responsabilità adottando le seguenti misure:
▪
affissione presso la sede operativa del JUDO TEAM LA FENICE ASD del modello organizzativo e del Codice di condotta adottato dall’associazione e degli eventuali aggiornamenti, integrazioni o modifiche che saranno pubblicare sulla homepage del sito FB del JUDO TEAM LA FENICE ASD;
▪
procedere all’affissione presso le sedi del JUDO TEAM LA FENICE ASD del nominativo del Safeguarding sociale nominato dal sodalizio con indicazione del recapito telefonico e indirizzo e-mail per poterlo contattare;
▪
procedere ad informare i genitori al momento dell’iscrizione e del tesseramento degli atleti/e minorenni, circa le misure adottate dalla associazione sportiva per la prevenzione e il contrasto a comportamenti lesivi ed in particolare saranno informati sulle seguenti indicazioni:
-
il modello organizzativo e il codice di condotta adottato dall’associazione sportiva, nonché la comunicazione del nominativo del Safeguarding dell’associazione sportiva;
-
come procedere alla segnalazione di comportamenti lesivi al Safeguarding office nominato
dalla FSN e/o a quello nominato dagli
EPS che aderisce il JUDO TEAM LA FENICE ASD.
Art. 4 – Tutela dei minori - Obblighi
1.Tutti coloro che in ambito societario – a prescindere dalla forma del rapporto instaurato – svolgano funzioni che comportano contatti diretti e regolari con minori, devono fornire copia del certificato del casellario giudiziale ai sensi della normativa vigente.
Art. 5 – il Responsabile Safeguarding nominato dalla società
1.
Allo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sugli associati, nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi, anche ai sensi dell’art. 33, comma 6, del D.lgs. n. 36/2021, il JUDO TEAM LA FENICE ASD nomina un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni e lo comunica alla FIJLKAM, agli EPS e ai Genitori degli associati minori aderenti all’atto delle rispettive iscrizioni e affiliazioni.
2. Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni è prescelto tra gli associati ed è di comprovata moralità e competenza in possesso dei seguenti requisiti:
a) essere regolarmente tesserato alla FIJLKAM e agli EPS che si
aderisce;
b) non aver riportato condanne penali anche non passate in
giudicato per i reati previsti nell’art 600-bis; 600-ter;
600-quater-quinquies; 604-bis; 604-ter; 609-bis; 609-ter;
609-quater; 609-quinquies; 609-octies; 609- undecies;
c) non aver riportato nell’ultimo decennio, salva riabilitazione,
squalifiche o inibizioni sportive definitive complessivamente
superiori ad un anno, da parte delle FSN, delle DSA, degli EPS
e del CONI o di organismi sportivi internazionali riconosciuti;
d) aver seguito i corsi di aggiornamento previsti dalla FIJLKAM
e/o essere in possesso dei titoli abilitativi eventualmente
previsti dai regolamenti federali e quelli degli EPS aderente.
3. La nomina del Responsabile è adeguatamente resa pubblica mediante l’affissione presso la sede sociale e la pubblicazione sulla rispettiva homepage del sito internet della società e inserita nel sistema gestionale della FSN e EPS, secondo le procedure previste dalla regolamentazione dei singoli Organismi Sportivi.
Art. 5 – Il Responsabile dura in carica 2 anni e può essere
riconfermato.
1. In caso di cessazione del ruolo di Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, per dimissioni o per altro motivo, il sodalizio provvede entro 30 giorni alla nomina di un nuovo Responsabile inserendola nel sistema gestionale degli Organismi Sportivi, secondo le procedure previste dalla regolamentazione dei singoli Enti.
2. La nomina di Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni può essere revocata ancora prima della scadenza del termine per gravi irregolarità di gestione o di funzionamento, ovvero per il venir meno dei requisiti necessari alla sua nomina, con provvedimento motivato dell’organo preposto del sodalizio. Della revoca e delle motivazioni sarà data tempestiva notizia al Safeguarding
Officer della FIJLKAM e degli EPS che si aderisce. Il sodalizio provvede alla sostituzione con le modalità di cui al precedente comma.
3.Il Responsabile è tenuto a:
a) promuovere la corretta applicazione del Regolamento per la
prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni
sugli associati nell’ambito del JUDO TEAM LA FENICE ASD nonché l’osservanza e
l’aggiornamento dei Modelli organizzativi e di controllo
dell’attività sportiva e dei Codici di condotta adottati dagli
stessi;
b) adottare le opportune iniziative, anche con carattere
d’urgenza, per prevenire e contrastare nell’ambito del proprio
sodalizio ogni forma di abuso, violenza e discriminazione
nonché ogni iniziativa di sensibilizzazione che ritiene utile e
opportuna;
c) segnalare al Safeguarding Officer degli Organismi Sportivi
aderenti eventuali condotte rilevanti e fornire allo stesso
ogni informazione o documentazione richiesta;
d) rispettare gli obblighi di riservatezza imposti dai Regolamenti
previsti nell’ambito della FSN e EPS aderenti;
e) formulare all’organo preposto le proposte di aggiornamento
dei Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e
dei Codici di condotta, tenendo conto delle caratteristiche del
sodalizio;
f) valutare annualmente l’adeguatezza dei modelli organizzativi
e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta
nell’ambito del proprio sodalizio, eventualmente sviluppando e
attuando sulla base di tale valutazione un piano d’azione al fine
risolvere le criticità riscontrate;
g) partecipare all’attività obbligatoria formativa organizzata
dalla FSN e quella degli EPS.
Art. 6 – Dovere di segnalazione
1.
Chiunque venga a conoscenza di comportamenti rilevanti come individuati dal Regolamento e dalle linee guida predisposte dalla FIJLKAM, dagli EPS aderenti e nel presente documento richiamate, è tenuto a darne immediata comunicazione al Safeguarding Officer nominato dal JUDO TEAM LA FENICE ASD con la quale provvederà in via prioritaria ad informare il Safeguarding Officer della FIJLKAM ed anche a quelli degli EPS coinvolti.
2. Chiunque sospetta comportamenti rilevanti ai sensi del presente Regolamento può confrontarsi con il Responsabile delle politiche di salvaguardia nominato dal JUDO TEAM LA FENICE ASD o direttamente con il Safeguarding Office della FIJLKAM e quello degli EPS aderenti.
Art. 7 – Diffusione ed attuazione
1.
Il presente documento è pubblicato sui social del sodalizio e/o affisso presso la sede dello stesso se nella sua disponibilità, ed è portato a conoscenza di tutti i collaboratori, qualunque
sia il motivo della collaborazione,
al momento in cui si instaura il rapporto con il JUDO TEAM LA FENICE ASD.
Art. 8 – Sanzioni
1.In caso di riscontro di comportamento scorretto da parte di un associato e/o Operatore Sportivo sociale, sarà prontamente segnalato agli organismi preposti per l’osservanza delle disposizioni previste ed applicabili qualora si pongano in essere comportamenti contrari a quanto indicato nel presente modello di condotta.
2. In ambito del JUDO TEAM LA FENICE ASD potranno essere irrogate sanzioni da modulare in base alla gravità del comportamento tenuto come ad esempio: richiamo formale, multa, squalifica dallo svolgimento dell’attività sportiva per un determinato periodo.
Art. 9 – Norme finali
1.
Il presente documento, alla necessità, potrà essere aggiornato dall’organo direttivo del JUDO TEAM LA FENICE ASD con cadenza almeno quadriennale e ogni qual volta necessario al fine di recepire le eventuali ulteriori disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del C.O.N.I. e/o dalle eventuali modifiche e integrazioni dei Principi Fondamentali approvati dall’Osservatorio Permanente del C.O.N.I. per le politiche di Safeguarding - ovvero le sue raccomandazioni nonché eventuali modifiche e integrazioni delle disposizioni della FSN – EPS aderenti.
2.
Eventuali proposte di modifiche al presente documento dovranno essere sottoposte ed approvate dal Consiglio Direttivo Sociale dell’associazione sportiva.
3.
Per quanto non esplicitamente previsto si rimanda a quanto
prescritto dallo Statuto della FIJLKAM, quello degli EPS aderenti, nonché nel Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui Tesserati e nel Codice di Condotta.
4.Il presente Regolamento, approvato dall’organo direttivo, sociale entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione e comunque a partire dalla stagione sportiva 2024/25.